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(copertina: Susan Erony)
Scrivere la vita di Helen Epstein (tradotto da Elisa Renso; 31.000 parole, 16 illustrazioni)
In Scrivere la vita, raccolta di testi brevi all’incrocio tra saggistica e memorie, Helen Epstein reinterpreta, nello stile chiaro e diretto che la contraddistingue, il proprio vissuto di giornalista, scrittrice di memorie, figlia di sopravvissuti all’Olocausto e analizzanda. Da New York a Gerusalemme, da Praga a Boston, l’autrice si immerge con il lettore nel flusso dei ricordi e delle esperienze. Con accuratezza giornalistica e agilità narrativa, ripercorre il proprio percorso professionale, cominciato per caso a Praga, durante l’invasione sovietica dell’agosto 1968, e maturato in Israele e negli Stati Uniti, paese in cui la famiglia Epstein aveva già trovato rifugio vent’anni prima. Saranno proprio le complesse vicende familiari a spingere l’autrice verso il genere memorialistico, con la pubblicazione di Figli dell’Olocausto e Di madre in figlia; tra questi eventi spicca la morte della madre, ultima di una genealogia di donne la cui storia viene ricostruita attraverso indagini minuziose e il prezioso aiuto di altre persone. In questa ricerca necessaria e dolorosa, leggere memorie scritte da altri, come il Libro rosso di Jung e le opere di molte scrittrici, si rivela un’esperienza profondamente curativa, complementare al lungo percorso psicoanalitico che aiuterà l’autrice a portare in superficie ricordi traumatici sepolti nel profondo della memoria.
Elisa Renso è laureata in Lingue e letterature straniere e insegna inglese nella scuola secondaria di primo grado. Ha già tradotto Di madre in figlia e curato la seconda edizione italiana di Figli dell’Olocausto.